mercoledì 10 giugno 2009

Come si fa il grande partito riformista

di Watchman

Eccoci di ritorno dall' ennesimo disastro elettorale e in cerca di farlo passare come una sconfittina in una scaramuccia.
Si parla tanto neglia ambienti Sinistri-Sinistrati-Sinistranti di grande partito riformista -che il PD dovrebbe già essere- ma che, dati alla mano, invece di gonfiarsi si sgonfia.
Ora, lungi da me il lodare il metodo teo-tecno-egocratico di Berlusconi, ma se c'è una cosa che il PDL è sempre riuscito a far pesare sulla schiena degli elettori che andavano a imbucare le loro schedine della speranza nell'urna del futuro incerto è che loro (il PDL) le idee ce le avevano chiare:
accettare in blocco e senza riserve le idee di Berlusconi.
Il tutto è fra l'altro evidenziato dal fatto che proprio ora che ogni tanto Fini gli da qualche piccola sportellata, un punticino e mezzo lo perdono.
Allora uno si dovrebbe dire: riaprtiamo da qui. Ripartimo da una linea comune: discutiamo scanniamoci pestiamoci al congresso, ma usciamo dal congresso dicendo "tizio è rimasto in piedi, fino al prossimo congresso il capo è lui, almeno che non proponga suicidi di massa io sono d'accoro con la sua linea politica". Altrimenti al povero Tizio gli si fa fare la fine di Veltroni che fece il pieno dei voti della base e fece pure il pieno dei calci nelle palle della dirigenza, tanto che con le palle ancora doloranti si dimise e espatriò in America.
Ora, dando per scontato (il che deriva solo da onestà intellettuale) che DS e cattolici non riusciranno mai ad avere una linea politica comune (perchè se uno che passa dice "Papa" i DS si toccano e i cattolici si genuflettono) bisognerebbe riflettere con sincerità su quelli che possono essere i reali scenari futuri.
Premesso che defenestrare la Binetti per inbarcare Casini non è che sarebbe proprio una genialata, ci starebbe da guardare con un po' di sforzo un po' più a sinistra:

PD: 26.1% ( -10% dei cattolici) +IDV:8% +RC:3.4% +SL:3.1% = Grande Partito Riformista: 30.6%

ne consegue poi che UDC:6.5% + ex-margherita:10%= Centro: 16.5%

partendo da questi presupposti si può poi ragionare su alleanze programmatiche; non se lo ricorda più nessuno Berlinguer col "compromesso storico" o Togliatti che "vota l'art.7" ?
le forze di estrema sinistra dovrebbero capire che l'unico futuro possibile è questo, che andando verso un modello bipolare o cmq con meno partiti se vogliono dire qualcosa lo devono dire in una forza di sinistra più grande (ho detto di sinistra, si. per questo c'è da defenestrare i teodem e compagni).
Credo che il futuro del riformismo passi da qui e non da una allenaza con l'UDC che rafforzerebbe solo la minoranza cattolica del PD chiudendo in cantina la maggioranza di sinistra che è da sempre la naturale portatrice delle istanze riformiste.
Se si crede veramente al progetto di un Grande Partito Riformista si deve accettare il fatto che puo essere solo un Grande Partito Riformista della Sinistra
e che non può essere un Grande Partito Riformista dei "neoDC-ma un po' + a sinistra-se ci ascoltano".
QUINDI, IN SOLDONI:
Con-gre-sso!! Con-gre-sso!! Con-gre-sso!!
fuori Franceschini, dentro Bersani magari big-ticket con Renzi o Serracchiani
Dalema presidente così il nonno non le spacca più e si gode la poltroncina della pensione (ahh.. se imparasse da Napolitano)
e poi dialogo e come diceva veltroni-guzzanti: "componiamo i contrasti" con le altre sinistre
e vedrete magari che tutti quelli che non sono andati ai seggi o che ci sono andati per scrivere bestemmioni e fare disegnini, magari qualche crocetta in più sul Grande Partito Riformista della Sinistra la faranno

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